Presentata a Viterbo la Piattaforma Amministrativa delle Foreste di LifeFoliage, utile per Regioni e professionisti ma anche funzionale al Sistema Informativo Nazionale delle Foreste del Masaf
Un convegno che sa di battesimo. Sì perché qualche giorno fa a Viterbo, durante l’incontro “Innovazioni nella filiera forestale” organizzato dall’Università degli studi della Tuscia in collaborazione con la Regione Lazio e con l’Ordine nazionale degli agronomi e dei dottori forestali, è stato alzato il velo sulla nuova Piattaforma Amministrativa delle Foreste creata da LifeFoliage. Anzi, alla presenza di tutti i partner del progetto e delle istituzioni interessate, il nuovo strumento digital è stato illustrato in maniera approfondita e mostrato per intero, layout dopo layout, per sottolinearne la facilità di lettura e di utilizzo ma anche le enormi potenzialità.
Durante il convegno, nato grazie al prezioso coordinamento del professor Francesco Carbone, si è anche cercato di rispondere alla domanda cardine, in chiave digital: in che modo il LifeFoliage entra nel SINFor, il Sistema Informativo Forestale Nazionale? Dopo gli interventi di Loredana Oreti, che ha tracciato la storia del progetto Life, e del coordinatore Marco Bascietto, la parola è passata alle istituzioni.
“Da tempo sentiamo la necessità di avere dati certi, prodotti con uniformità di rilievo, e di renderli accessibili a un pubblico vasto: finalmente l’obiettivo è raggiunto – ha spiegato Alessandra Stefani, Direttore Generale del Masaf con delega alla Direzione generale dell’Economia Montana e delle Foreste (qui il link all’intervista video: https://youtu.be/m5_zf4BkM7c?si=8a7Pzp7pOdI-zFjF ) – Sinfor da un lato e Foliage dall’altro sono la risposta a questa esigenza, grazie a sistemi tecnologicamente avanzati e a un grande lavoro di collegamento”. Fra i dati più attesi, sottolinea la dirigente ministeriale, ci sono “quelli delle superfici forestali e i dati reali sulle utilizzazioni. I primi servono perché spessissimo viene considerato bosco ciò che bosco non è e vengono applicate le regole dei boschi ad aree (come i parchi, i giardini o le singole alberature) che non richiedono le stesse cautele. La seconda statistica, quella delle utilizzazioni, aiuterà a risolvere una serie di incomprensioni tra i vari soggetti che guardano la foresta. Il mondo forestale viene spesso accusato di dilapidare il patrimonio forestale nazionale: se dai nuovi dati venisse davvero fuori questo, come mondo forestale avremmo bisogno allora di una grande riflessione al nostro interno. Verosimilmente però non succederà e quello che potremo dimostrare, dati alla mano, è una sostenibilità del sistema”.
“Ci siamo dati 3 anni per arrivare ad un prodotto e a un processo finiti – aggiunge Enrico Pompei, direttore dell’ufficio DIFor II della Direzione generale dell’Economia Montana e delle Foreste del Masaf ( qui il link all’intervista video: https://youtu.be/FnwZPvMko5c?si=pAoq-VW-Onlr0Jun ) – e già alla chiusura del primo anno di lavoro, che si concluderà il 13 dicembre con la presentazione ufficiale del Sinfor, potremo mettere sulla piattaforma tutto il sistema già organizzato. Poi ci vorrà tempo per riempirlo con dati attuali, attendibili e armonizzati, per i quali dovremo contare sulla collaborazione di tutta la comunità forestale: le Regioni, gli enti di ricerca, i professionisti e i Carabinieri forestali. Life Foliage e Sinfor vanno di pari passo sulla strada dell’innovazione. Il loro incontro è stata una fortunata coincidenza: noi abbiamo supportato il progetto Foliage fin dall’inizio perché andava ad occupare uno spazio vuoto e ci forniva dei dati di cui non eravamo in possesso; parallelamente, il progetto Life ha potuto associarsi al più ampio progetto nazionale di SINFor. Insieme, cercheranno di realizzare un sistema che sia performante al massimo, per il futuro e per il bene del Paese>>.
Anche gli interventi dei rappresentanti delle Regioni Umbria e Lazio, quelle sulle quali si sviluppa il progetto LifeFoliage, mostrano un certo ottimismo. “Da tanti anni volevamo lavorare su una piattaforma simile, particolarmente funzionale in una regione come la nostra, dove tutto è centralizzato>>, ha spiegato in apertura di convegno Francesco Grohmann, responsabile del Servizio Foreste ed Economia Montana della Regione Umbria. E la collega Francesca Crea ha aggiunto (qui il link all’intervista video: https://youtu.be/x0o2fIZs8oU?si=1ZcpGlZTdfFw7U6w ): <<I test procedono bene, è stato fatto un buon lavoro: presto selezioneremo un gruppo di tecnici per la prima fase applicativa e alla fine del 2024 contiamo di aver trasferito al digitale almeno il 20% delle pratiche boschive>>. Molto coinvolta anche la Regione Lazio, che ha già fissato gli incontri con le cinque Province per novembre e quello con i principali Comuni a partire da aprile: “Abbiamo preso un impegno, rendere obbligatorio l’uso della piattaforma entro la fine del 2024, dopo una piccola modifica del regolamento”, ha ricordato Gianluigi Fiore, funzionariodella Direzione regionale Agricoltura e Foreste (qui il link all’intervista video: https://youtu.be/XZ1Kn2buNRg?si=af7KuVCrpXmq0gqy ).
Sergio Sestili e Marco Campelli, in rappresentanza di Almaviva SpA, hanno parlato della PAF e dell’applicazione mobile parallela, sottolineando che “al termine del progetto, tutto il sistema verrà gestito come open source e potrà essere declinato con facilità su altre Regioni”.
Anche gli altri partner del progetto LifeFoliage, a cominciare dai Carabinieri Forestali, hanno partecipato attivamente al convegno. Nei loro interventi la parola più ricorrente era “innovazione”.