Francesco Carbone e Francesco Barbarese
Dipartimento per l’Innovazione dei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF)
Università degli studi della Tuscia
Partiamo da una prima constatazione di fondo: la gestione forestale coinvolge interessi pubblici ed in quanto tale è subordinata a procedimenti amministrativi. Purtroppo, questi si basano su un comune strumento: la carta! E non poca!! Verba volant, scripta manent è il famoso imperativo che giustifica da lungo tempo l’uso della carta.
Ma quante conoscenze, informazioni e dati, sinora trascritti sulla carta sono purtroppo rimasti conservati sine die su quel supporto. Successivamente dagli uffici sono stati allocati in archivi cartacei, talvolta inaccessibili e/o la cui mal conservazione (umidità, stratificazioni successive di pile di carta, etc.), li rende oggi illeggibili.
Quel lavoro certosino svolto dai professionisti forestali in bosco, dopo lunghe scarpinate su per le dure montagne, nelle fredde giornate d’inverno, per raggiungere la fatidica area in cui cavallettare piante e misurare altezze, trascrivere i dati su carta e quindi in ufficio a rielaborare dati, svolgere calcoli e produrre tabelle per definire parametri come provvigioni e riprese. Nonché, quelle lunghe letture di piani/progetti fatti dai Funzionari amministrativi, analizzando dati, tabelle, calcoli, diagrammi, validando il lavoro e le nuove conoscenze acquisite. A seguito del rilascio delle autorizzazioni, purtroppo, tutto questo patrimonio svanisce negli archivi. Altri professionisti, studiosi, amministrativi, istituzioni avrebbero voluto aver accesso per poter supportare la loro attività. Puff!!!! Il valore sociale di queste informazioni è stato di fatto reso indisponibile a tutti!!!
Ogni tanto qualcosa si è salvato! Grazie ai pochi di buona volontà che hanno successivamente riaperto i fascicoli per estrapolare dati, riportarli su cartaceo e, successivamente, con l’avvento della tecnologia informatica archiviarle su memorie informatiche. La buona volontà di pochi, che hanno dedicato non poco tempo del loro orario di lavoro, per salvare questo patrimonio, purtroppo, non è più sufficiente!!!
Questa breve rilettura dei procedimenti forestali, se inquadrata rispetto alla New Generation EU program, spiega in parte il senso della transizione digitale della pubblica amministrazione forestale.
Da una prima indagine conoscitiva appena conclusa, in gran parte delle regioni italiane, emerge che il procedimento cartaceo è la modalità ricorrente per richiedere l’autorizzazione (processi amministrativi vers. 1.0). Vi sono Regioni, tuttavia, che sono andate oltre. Alcune fanno uso del computer soprattutto per l’archiviazione dei fascicoli lavorati (computerizzazione, vers. 2.0), altre archiviano dati e cartografie partendo da informazioni acquisite da cartaceo (informatizzazione, vers. 3.0), infine il progetto FOLIAGE, che vuole promuovere la digitalizzazione dei procedimenti amministrativi e non solo (vers. 4.0) allineando i vari procedimenti, razionalizzandoli e rendendoli pro-attivi nell’aiutare i funzionari amministrativi nell’assunzione delle decisioni e nella conoscenza dello stato delle foreste. Il sistema digitale forestale è articolato su quattro piattaforme, tra loro integrate, relative rispettivamente ai procedimenti amministrativi, all’acquisizione di informazioni da remoto, allo scambio dati e alla archiviazione automatizzata e strutturata dei vari dati forestali a supporto della governance forestale nazionale e regionale. La dematerializzazione dei procedimenti, l’efficientamento del lavoro, la valorizzazione dei funzionari amministrativi e dei professionisti, la conoscenza in tempo reale delle dinamiche dei soprassuoli e delle attività, sono alcuni dei suoi maggiori obiettivi
A fronte di questi obiettivi, si sta lavorando per conseguire una milestone di progetto: definire lo stato dei procedimenti e monitoraggi forestali alla fine del 2020 su scala nazionale. Attraverso un questionario si prevede di coinvolgere le Regioni, Ordini professionali e Professionisti, Istituzioni e altri stakeholders e navigatori della rete, che volessero dare il loro contributo nel definire il quadro corrente.
Questo è il primo step! Ne seguirà uno successivo nei prossimi anni per consolidare i miglioramenti apportati dalla realizzazione del progetto LIFE FOLIAGE.